IO E LE ZANZARE… Volete la guerra? E guerra sia…
No, no, non sono allucinazioni… Ci vedete ancora bene! Quella lì, semi-straidata sul letto (direi in posizione quasi da antico romano sul triclinio) sono proprio io… Ed è proprio una zanzariera quella che vedete cadere dal soffitto e circondare il letto...
Ebbene sì, dormo in un letto/tenda a baldacchino… Uno degli escamotages che sto adottando per sfuggire all’attacco-zanzara… Chi di voi mi conosce bene, infatti, sa che io normalmente sono una sorta di “calamita” da puntura di zanzara e mi ha visto nelle condizioni peggiori, piena di punture da tutte le parti… Le foto della mia laurea (era luglio… caldo torrido a Torino nell’estate 2005, la stessa estate dell’invasione delle cavallette, tra il resto…) ancora mi ricordano che pure quel giorno avevo un bel segno, proprio sulla fronte, dovuto ad una “visitina” di uno di questi odiosi esseri…
Dato che le zanzare indiane non sono innocue come quelle italiane, ma portano malattie come malaria e febbre dengue (sembra, però, che questa non sia la loro stagione… farà troppo caldo anche per loro, evidentemente! Forse quando arriverà il monsone le cose cambieranno, ma adesso la situazione pare abbastanza tranquilla…) era bene che mi attrezzassi!
Comprata in Italia (ci credete che i supermercati di Trento vendono le zanzariere da letto?), ha viaggiato in valigia con me e l’ho montata sia nella mia camera di ostello, sia nella mia nuova stanzetta (di cui potete scorgere il letto, il condizionatore modello anteguerra, che quando lo si accende sembra che decolli un aereo, e una tenda…)
Hanno viaggiato con me tutta una serie di protezioni per eventuali attacchi da insetto molesto, ovvero:
a) Un elettroemanatore Vape, con due belle ricariche (quello che si attacca alla corrente e dovrebbe ucciderle… in teoria… in pratica a queste zanzare non sembra fare alcun effetto… e continuano a gironzolare beate per la stanza!!);
b) Due bei barattoli di Autan;
c) Alcune salviettine imbevute di Autan o simile, per quando sono in giro e si fa sera, e mi voglio spalmare un po’ di schifezza appiccicosa… ma utile...
E fu così che mi si riempì la valigia (voi direte…) Vero! Ma, del resto, “prevenire è meglio che curare”, no?
Ed infatti in questa situazione al limite del ridicolo ho soltanto un paio di punturine… Incredibile! E ci sono state un paio di notti che sono andata a dormire con decine di zanzare gironzolanti per la stanza… Le simpatiche amiche avranno deciso di cambiare bersaglio… O di restare affamate… Tiro un sospiro di sollievo quando penso alla mamma, che mi ha fatto mettere in valigia tutte queste cose… e lo faccio soprattutto quando vedo le braccia e le gambe delle mie colleghe piene di punture!
È proprio alla mamma (e anche al papà, ovviamente) che dedico il post di oggi (è carino dedicare un post ai genitori, no? Joanne direbbe che è una cosa tipicamente “italiana”, e che noi siamo esageratamente attaccati alla famiglia, ma io aggiungo che è una cosa anche molto “indiana”, dato che anche qui si vive proprio per la famiglia… E dunque questa dedica è qualcosa di NECESSARIO per una come me: un’italiana in India…).
Ebbene sì, dormo in un letto/tenda a baldacchino… Uno degli escamotages che sto adottando per sfuggire all’attacco-zanzara… Chi di voi mi conosce bene, infatti, sa che io normalmente sono una sorta di “calamita” da puntura di zanzara e mi ha visto nelle condizioni peggiori, piena di punture da tutte le parti… Le foto della mia laurea (era luglio… caldo torrido a Torino nell’estate 2005, la stessa estate dell’invasione delle cavallette, tra il resto…) ancora mi ricordano che pure quel giorno avevo un bel segno, proprio sulla fronte, dovuto ad una “visitina” di uno di questi odiosi esseri…
Dato che le zanzare indiane non sono innocue come quelle italiane, ma portano malattie come malaria e febbre dengue (sembra, però, che questa non sia la loro stagione… farà troppo caldo anche per loro, evidentemente! Forse quando arriverà il monsone le cose cambieranno, ma adesso la situazione pare abbastanza tranquilla…) era bene che mi attrezzassi!
Comprata in Italia (ci credete che i supermercati di Trento vendono le zanzariere da letto?), ha viaggiato in valigia con me e l’ho montata sia nella mia camera di ostello, sia nella mia nuova stanzetta (di cui potete scorgere il letto, il condizionatore modello anteguerra, che quando lo si accende sembra che decolli un aereo, e una tenda…)
Hanno viaggiato con me tutta una serie di protezioni per eventuali attacchi da insetto molesto, ovvero:
a) Un elettroemanatore Vape, con due belle ricariche (quello che si attacca alla corrente e dovrebbe ucciderle… in teoria… in pratica a queste zanzare non sembra fare alcun effetto… e continuano a gironzolare beate per la stanza!!);
b) Due bei barattoli di Autan;
c) Alcune salviettine imbevute di Autan o simile, per quando sono in giro e si fa sera, e mi voglio spalmare un po’ di schifezza appiccicosa… ma utile...
E fu così che mi si riempì la valigia (voi direte…) Vero! Ma, del resto, “prevenire è meglio che curare”, no?
Ed infatti in questa situazione al limite del ridicolo ho soltanto un paio di punturine… Incredibile! E ci sono state un paio di notti che sono andata a dormire con decine di zanzare gironzolanti per la stanza… Le simpatiche amiche avranno deciso di cambiare bersaglio… O di restare affamate… Tiro un sospiro di sollievo quando penso alla mamma, che mi ha fatto mettere in valigia tutte queste cose… e lo faccio soprattutto quando vedo le braccia e le gambe delle mie colleghe piene di punture!
È proprio alla mamma (e anche al papà, ovviamente) che dedico il post di oggi (è carino dedicare un post ai genitori, no? Joanne direbbe che è una cosa tipicamente “italiana”, e che noi siamo esageratamente attaccati alla famiglia, ma io aggiungo che è una cosa anche molto “indiana”, dato che anche qui si vive proprio per la famiglia… E dunque questa dedica è qualcosa di NECESSARIO per una come me: un’italiana in India…).
Vorrei però dedicare il post anche ad Anna, che mi aveva detto che avrebbe pensato a me proprio nella buffa maniera rappresentata dalla foto… (le avevo infatti già raccontato della zanzariera e non poteva smettere di ridere…) La foto infatti e' stata scattata solo per lei!