DIRETTAMENTE DALL'INDIA...

Tre mesi su un altro pianeta... Oppressa dal caldo e "attaccata" dalle zanzare... Carica di curiosita'... Pronta a scoprire una cultura totalmente diversa dalla mia...

Friday, July 13, 2007

AN INTERNATIONAL COMMUNITY… Gli amici di Delhi…


Prima di partire mi ero immaginata i miei tre mesi qui parlando inglese con gli indiani e italiano con gli italiani… E basta. Mi ero immaginata di fare soprattutto amicizie italiane: tra i giovani stagisti dell’Ambasciata e qualche persona giovane in giro per i vari uffici limitrofi… più, sì, magari, un paio di conoscenze in qualche Ambasciata straniera vicina… E basta.
La realtà, arrivata a Delhi, invece è stata ben diversa. Stagista in Ambasciata sono l’unica. Ci sono un paio di ragazzi giovani e un paio di stagisti alla Camera di Commercio (per fortuna, qualche italiano al di sotto o intorno ai 30 anni…) Con loro pranzo tutti i giorni. Ed esco qualche volta la sera. E sono loro (alcuni di loro) che mi hanno introdotto alla comunità internazionale di Delhi…
Mah! “Internazionale”… Direi quasi comunità spagnola, in realtà… Qualche indiano, un mucchio di spagnoli (spuntano da tutte le parti e sembrano non finire mai… lo giuro! Sono davvero troppi!) e poi americani, scozzesi, brasiliani, irlandesi, francesi, qualche tedesco, ma in numero notevolmente ristretto… Ovviamente, gli italiani, che numericamente sono secondi soltanto agli iberici…
Ed è così che sono arrivata in India (non pensando assolutamente che mi sarebbe stato possibile spiccicare una sola parola in spagnolo in tutto il continente asiatico…) E mi ritrovo ad eventi tipo la festa di San Juan o la festa di San Fermin… Quest’ultima, appunto, celebrata soprattutto a Pamplona, con la famosa corsa dei tori e festeggiamenti per all’incirca 9 giorni, se ho capito bene…
Voi sapete come sono fatti gli spagnoli, no? Non possono fare a meno di far festa tutte le sere… Escono spesso, si ritrovano a casa dell’uno o dell’altro a fare cene e cose simili, invitano tutti a casa propria… Laurita sicuro lo sa, ed è a lei che dedico il mio post di oggi… A lei ed a Eleonora, che presto sarà in Spagna a vivere sulla sua pelle l’atmosfera…
Comunque, gli spagnoli hanno le pile Duracell extra-strong, questo è risaputo… Possono fare festa fino al mattino e poi uscire per andare in piscina senza aver fatto un’ora di sonno… Possono ballare ore e ore senza stancarsi… E decisamente riescono a ravvivare qualsiasi tipo di festa. Nessun altro di nessun altra nazionalità riesce a stare loro dietro, né ci prova, in realtà!!

Il post di oggi… interamente riguardante i ragazzi che ho conosciuto qui.
Mi ero resa conto che avevo pubblicato solo una foto con delle persone… Oggi ho voluto recuperare facendo un bel mix di due feste. Alla seconda (San Fermin, appunto…) eravamo tutti vestiti in bianco, con dei bei fazzoletti rossi al collo che la padrona di casa senonché festeggiata (era il suo compleanno) ha fornito a tutti gli invitati… Bianco/rosso: divisa caratteristica della festa…
Carini, no?

Tuesday, July 10, 2007

FARE ACQUISTI IN INDIA... Possibile che per comprare qualsiasi cosa devo mettermi a contrattare sul prezzo?

Ebbene sì... In questo Paese non esistono i prezzi fissi… L’altro giorno l’ultima novità: neppure nei negozi di elettronica. Un ragazzo mi racconta di aver contrattato sul prezzo di un hard disk e di alcuni DVD… Possibile??? Certo, per la nostra mente "tipicamente" occidentale, no... Non è possibile...
Eppure qui è così per tutto: la frutta e la verdura (va bene...), l’abbigliamento (?), i cellulari, la musica (???), qualsiasi tipo di riparazione di aggeggi elettronici,... tutto.
Già. Questa è l’India.
È divertentissimo farsi un giro a Paharganj o a Sarojini Market, due mercati molto frequentati e super-affollati, anche da noi occidentali (il primo è il tipico mercato dei frickettoni... Il secondo invece vende marchi occidentali a prezzi stracciati...) I prezzi non sono scritti da nessuna parte. Ovviamente. Il venditore indiano vede la tua pelle chiara e spara altissimo... Ed ecco che inizia la “battaglia”: loro sparano 100 rupie e tu con tutta tranquillità ribatti 40, per arrivare al prezzo di 60, se sei bravo. A me viene sempre da ridere... Eppure è così che funziona. Quando accettano con troppa facilità vuol dire che avresti potuto scendere un altro po'... Non hai fatto un grande affare! Se invece sono molto “agguerriti” vuol dire che sono dei buoni venditori... Sicuro l'affare loro alla fine lo fanno comunque...
C’è chi dice che bisogna sempre aspirare alla metà del prezzo che ti chiedono all’inizio. In alcuni casi è facile, altre volte è veramente dura... L’importante è sembrare convinti di conoscere il prezzo e decidere di non muoversi di lì fino a che non ti chiedono proprio la cifra che vuoi tu! Oppure fare la finta di andare via, e allora loro ti inseguono e ti dicono: “Madame, madame, wait!” E accettano il compromesso...
È divertentissimo, ma davvero faticoso, perché bisogna sempre stare lì a litigare. E si litiga anche per 5 Rupie (l'equivalente di meno di 10 centesimi...)
A volte pero' avrei una gran voglia di leggere un cartellino o un’etichetta col prezzo... Ma niente da fare! Che fatica!
Ed è così, ovviamente, anche col risciò... Il tassametro me l’avranno acceso tre volte in tutti i viaggi che ho fatto... Quindi appena salita su, mi tocca concordare il prezzo. Anzi, prima di salire... Altrimenti hai perso in partenza. E lì è un’altra guerra. Se il prezzo non ti va bene, ecco che fermi un altro risciò e chiedi al nuovo autista che prezzo ti fa... E avanti avanti fino a che non trionfi... Prima o poi uno onesto lo si trova!!! Mi è capitato anche che da 100 rupie scendessero a 40, per esempio... O cose simili. Appena si accorgono che abiti a Delhi e non sei una turista, moderano un po’ i termini perché capiscono che hai una vaga idea dei prezzi. E a volte scendono fino a prezzi giusti. L’unico problema è quando tu non conosci le distanze, perche' allora ti sparano altissimo, tu ci credi, e alla fine ti accorgi che hai fatto solo due passi!!!
Ma fa tutto (anche questo) parte del gioco!!!